Isaac Newton, uno tra i piu' grandi scienziati di tutti i tempi, considero' che il maggiore valore del suo lavoro scientifico fosse quello di essere un supporto alla Verita' Rivelata(Bibbia). Egli fu anche un ottimo teologo. Newton pensava che la ricerca scientifica desse evidenza al fatto che Dio ha creato l' Universo. Come il suo predecessore Barrow, Newton torno' agli studi biblici verso la fine della sua vita. Il suo maggiore lavoro sulla Sacra Scrittura fu "Osservazioni sulle profezie di Daniele e l' Apocalisse di Giovanni". Newton, come i Magi(che erano gli scienziati al tempo di Gesu'), volle trovare i legami tra la scienza (astronomia, in particolare) e i testi biblici. Capi' che la Bibbia era degna di essere studiata, non come "un" fenomeno, ma come "il" fenomeno per eccellenza. Infatti, molti tra coloro che studiano la Scrittura seriamente e onestamente, anche con metodi scientifici, sono pronti ad ammettere che quel testo e' una miniera ricchissima di affermazioni che poi la scienza e' stata costretta a riconoscere come vere. Fate un esercizio, se vi piace: andate a scoprire quante e quali verita' la Bibbia ha rivelato prima che la scienza umana le scoprisse. Buona ricerca!
Per approfondimenti:
"Mathematical Thought from Ancient to Modern Times", by Morris Kline, pag. 359
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