IL VERSETTO

Gesu' e' la Via, la Verità e la Vita; nessuno va al Padre se non per mezzo di Cristo.

sabato 28 settembre 2013

RIFLESSIONI BIBLICHE: I SEGNI DEI CHIODI

Per fare chiarezza su un argomento che ritengo importante: i segni della croce rimarranno in eterno sulle mani e sui piedi del corpo risorto di Cristo.

" E' risorto, come aveva detto...". Queste sono le parole dell' angelo in Matteo 28:6. Al versetto 9 dello stesso capitolo, vediamo che le donne gli cinsero i piedi e lo adorarono. Il fatto che le donne cingano i piedi di Gesu', mostra chiaramente che il Salvatore ha un "corpo" anche dopo la risurrezione!!
Un altro testo biblico molto efficace che riguarda il corpo di Gesù dopo la risurrezione si trova in Luca 24:36-43. Gesù ha carne e ossa, mostra mani e piedi e addirittura mangia del pesce arrostito.
Dal v. 50 al v. 53 dell' ultimo capitolo di Luca, vediamo le mani di Gesù alzate e, mentre benediceva, si stacco' da terra e fu portato verso il cielo. L' ascensione viene descritta anche in Atti 1:9-11. Due angeli dicono che quel Gesù che stava per salire al cielo, con quel corpo risorto, sarebbe tornato un giorno nella stessa maniera in cui lo hanno visto andare via.
Ricordiamo, perché e' importantissimo, che cosa aveva di speciale quel corpo risorto.
Lo scopriamo leggendo Giovanni 20:25-28. Gesù mostra a Tommaso, senza ombra di dubbio, i segni della croce, dei chiodi e della sua sofferenza. I segni dei chiodi sono ben presenti sul corpo risorto del Salvatore e con quel corpo Gesù e' salito al cielo. Il Signore, dunque, porterà indelebilmente sulle sue mani e sui suoi piedi le cicatrici della croce. Ricorderemo per sempre quanto e' costato a Gesù il nostro peccato e prevarrà non la tristezza della disubbidienza ma la gioia della salvezza.
Ringraziamo il Signore per averci salvato e per aver lasciato su di se' i segni di quanto sia terribile il peccato.

venerdì 27 settembre 2013

RIFLESSIONI BIBLICHE: LA CHIESA, UN MOVIMENTO O UN MONUMENTO?

In Luca 13:22, vediamo che Gesu' e' in cammino, spostandosi da un villaggio ad un altro per insegnare e predicare. Gesu' era spesso in movimento perché così poteva raggiungere i bisognosi che erano intrappolati nei loro problemi.
Il rischio della Chiesa, oggi, e' che essa cessi di essere un Movimento per trasformarsi in Monumento, fermo, immobile, istituzionalizzato, cristallizzato, irrigidito.
I suoi dirigenti e i pastori rischiano di occuparsi troppo della istituzione in se', trascurando le anime che l' istituzione dovrebbe servire; il rischio e' che i bisogni dell' organizzazione siano collocati su un piano superiore rispetto ai bisogni delle persone.
Per scongiurare questo rischio, occorre stare aggrappati alla Parola e agire secondo le sue indicazioni, senza condizionamenti di carattere materiale, organizzativo, formale. I dirigenti e i pastori dovrebbero essere liberi di prendere decisioni sul modo di condurre la chiesa, ascoltando solo ed esclusivamente la Parola e i bisogni autentici delle persone che sono chiamati a servire.
L' IMMAGINE, LA STORIA, LA TRADIZIONE, IL BUON NOME di una organizzazione ecclesiastica, il buon nome di un sistema, non devono essere difesi a tutti i costi, se per tutelarli si trascurano valori più alti.
Un esempio può venire dalla seguente possibile situazione. Un membro di chiesa commette un peccato, che dovrebbe costargli un provvedimento disciplinare. Questa persona ha molti parenti stretti in chiesa e i dirigenti decidono di non esercitare la disciplina nei confronti del membro ribelle perché si temono molte defezioni da parte dei suoi congiunti, i quali, oltre a non frequentare piu la chiesa, non garantirebbero più un gettito di denaro derivante dal versamento delle decime. Il sistema ne risentirebbe e si preferisce mettere la polvere sotto il tappeto. Questo e' il rischio. Il sistema delle decime, ad esempio, può rendere i pastori e i dirigenti non liberi di applicare in modo corretto i principi biblici, perché il sistema potrebbe subire dei contraccolpi. L' apostolo Paolo preferì rinunciare al diritto di ricevere le decime da parte dei fratelli della comunità. Perché? In 1 Cor. 9:12, troviamo la risposta: Paolo, benché consapevole della possibilità di esercitare il diritto di ricevere le decime da parte delle anime di cui si occupava spiritualmente, rinuncia a questo sostegno di carattere finanziario, dice, per NON OSTACOLARE IL VANGELO. Uno potrebbe ricordare quanto lo stesso Paolo abbia insistito sulla legittimita' del diritto di godere dei beni materiali dei fratelli ai quali aveva offerto beni spirituali. Il dato di fatto, pero', secondo me non trascurabile, e' che Paolo rinuncia alla decima, perché, LO RIPETO, non voleva ostacolare il Vangelo(1 Cor. 9:12). Il diritto alla decima rimane valido, pero' può scontrarsi con la debolezza spirituale degli uomini.
Tornando a noi, oggi, il pericolo e' che il sacerdozio universale, di fatto, venga meno(il membro e' portato a pensare che, siccome il pastore riceve il suo stipendio dalle decime, debba svolgere lui gran parte del lavoro spirituale); un altro pericolo e' che i doni che lo Spirito Santo elargisce ai membri, cosiddetti laici, vengano trascurati o addirittura ignorati, perché il pastore, in una chiesa i cui membri svolgono ministeri basati sui doni spirituali, perderebbe parte della sua "autorità" e non sarebbe più lui la "prima donna". Il pericolo, ancora, proprio a causa della debolezza umana, e' che il pastore punti soprattutto alla quantità dei membri di chiesa, non alla qualità dei discepoli di Cristo. Quando c' e' da mantenere l' istituzione, il sistema, i professionisti della Parola, la tentazione di subordinare i bisogni spirituali dei membri di chiesa ai bisogni dell' organizzazione e' forte. Un pastore che serve Dio "fabbricando tende" darebbe un esempio formidabile di servizio DISINTERESSATO; mostrerebbe ai membri di chiesa, quelli che si impegnano poco o niente per la causa di Dio perché oberati dal lavoro, che e' possibile ritagliare momenti della giornata da dedicare al servizio a Dio. Verrebbe meno la qualità e la professionalità? Ricordo che Gedeone affronto' il nemico con dei mezzi "ridicoli"; mezzi su cui nessuno avrebbe scommesso, ma che consentirono di mostrare ancora una volta la Potenza e la Guida di Dio. Preghiamo il Signore affinché la chiesa non sia un monumento, ma un movimento.

venerdì 20 settembre 2013

DIO E' UN MATEMATICO?

Piu' studio la matematica e la sua straordinaria capacita' di descrivere l' Universo, piu' mi rendo conto che la Bibbia e la scienza hanno dei punti di contatto. L' Universo, Cosmo, Ordine, e' regolato da leggi, che, tradotte nel linguaggio della matematica, mostrano la presenza di un Legislatore, un Creatore, di un, oserei dire, Matematico.
A proposito di questo, voglio condividere con voi un libro molto bello, scritto da un astrofisico e divulgatore scientifico israeliano, Mario Livio, il cui titolo in italiano e': Dio e' un matematico.
Vi consiglio questa lettura, che mostra come una indagine scientifica seria e onesta, basata sul linguaggio matematico, possa spingere a riflettere sul cosiddetto "disegno intelligente" che si intravede nell' Universo. La matematica e' come una lente di ingrandimento, anzi un potente microscopio, che ci da' la possibilità di vedere come e' fatto l' Universo in profondità, di coglierne le armonie, la bellezza, le relazioni tra le sue diverse parti. La Natura e' semplicemente un quadro meraviglioso e, come tutti i quadri, c'è anche un Autore che ha sapientemente realizzato l' opera d' arte. La matematica, in poche parole, si accorge della bellezza della Natura, e ci consegna l' idea di una "mano" che ha creato.

mercoledì 18 settembre 2013

RIFLESSIONI BIBLICHE: DIO, SPECIALISTA DELL' ALTA QUALITA'

In Genesi 1, possiamo scoprire che il Creatore giudicava il suo operato e lo considerava buono: " Dio vide che ciò che aveva fatto era cosa buona ". Solo dopo avere creato l' uomo e la donna, "Dio vide che quanto aveva fatto era cosa MOLTO BUONA"(Gen. 1:31).
Poiché siamo chiamati a essere imitatori di Dio, dobbiamo anche noi puntare sull' alta qualità, con l' aiuto divino, e NON essere approssimativi, superficiali, sbrigativi, non precisi o cose di questo tipo.
Dobbiamo fare le cose che devono essere fatte e poter dire, dopo averle "misurate" col metro di Dio, che quello che abbiamo realizzato e' cosa buona, se non molto buona.
NON BASTA SAPERE, CI VUOLE SAPER FARE !!!
Che il Signore ci dia le capacita' per essere specialisti dell' Alta Qualità, sia in chiesa sia fuori della chiesa.

sabato 14 settembre 2013

RIFLESSIONI BIBLICHE: IL PECCATO CHE E' SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI DEVE ESSERE CONFESSATO PUBBLICAMENTE?

In 1 Tim. 1:15 leggiamo: "Questa parola è sicura e degna di essere pienamente accettata: Cristo Gesú è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo".

Chi era Saulo?
Ti invito a leggere attentamente At. 9:1-31.
GESU' RAGGIUNGE SAULO, FACENDOLO CADERE A TERRA, E CHIAMA PER NOME IL SUO PECCATO: " SONO GESU' CHE TU PERSEGUITI"; IN SOSTANZA, GLI DICE PROPRIO: "SAULO, TU SEI UN PERSECUTORE!"

In Gal. 1:13 leggiamo: "Avete infatti udito quale fu un tempo la mia condotta nel giudaismo, come perseguitavo con grande ferocia la chiesa di Dio e la devastavo".

Invece, in 1 Cor. 15:9, la Bibbia recita così: "Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio."

Inoltre, in 1 Tim 1:12,13, possiamo leggere: "E rendo grazie a Cristo nostro Signore, che mi fortifica, perché mi ha ritenuto degno di fiducia ponendo al suo servizio me,
che prima ero un bestemmiatore, un persecutore ed un violento; ma mi è stata fatta misericordia, perché lo feci ignorantemente nella mia incredulità".

NOTARE COME UN PECCATO GRAVE, DI DOMINIO PUBBLICO, SIA STATO CONFESSATO DA PAOLO PUBBLICAMENTE E IN MANIERA CIRCOSTANZIATA, DETTAGLIATA. NON E' STATO VAGO, NON HA MINIMIZZATO, NON HA FATTO SCONTI. HA CONFESSATO IL SUO PECCATO COSÌ COME ERA STATO COMMESSO.

COSA FA SAULO DOPO CHE ERA STATO RICONOSCIUTO PECCATORE?
Prega(At. 9:11). E' consapevole che Cristo lo ha afferrato per affidargli un compito molto diverso da quello che svolgeva prima(At. 9:6). Viene battezzato, dando prova di avere assunto un impegno. Sperimenta la fratellanza(At. 9:19). Passa all' azione(At. 9:20).
COSA PIU' IMPORTANTE: non si scoraggiava davanti a coloro che gli ricordavano il suo passato; anzi, li confondeva dimostrando che Gesù e' il Cristo.
Esordisce spesso nelle varie lettere dichiarando la sua nuova missione e il suo nuovo ruolo(Romani 1:1; 1 Cor. 1:1; Gal. 1:1 etc.)

APPELLO(parlo a me stesso e a chiunque abbia commesso peccato, soprattutto il peccato che e' divenuto di dominio pubblico) :
Gesu' ti raggiunge dovunque tu sia, ti afferra e chiama per nome il tuo peccato. Riconosci il tuo peccato e confessalo pubblicamente. Prega. Prendi l' impegno, pubblicamente, di abbandonare il tuo peccato e di accettare il nuovo compito che Dio ti affida. Agisci in favore della chiesa e del Signore. Non tornare indietro, non ti scoraggiare se qualcuno ti ricorda i tuoi peccati passati e sii consapevole del nuovo ruolo che Gesù ha pronto per te.
Se hai colto questo messaggio, inizia col confessare pubblicamente il tuo peccato, pentiti e prendi un impegno. La chiesa ti aiuterà. Ci aiuteremo reciprocamente! Diamo a questa chiesa un' altra faccia e un altro cuore; cancelliamo la vergogna di peccati non confessati e non riconosciuti. Risveglio e riforma partono dai peccati riconosciuti e confessati.
Coraggio, coraggio, coraggio!!!

domenica 8 settembre 2013

RIFLESSIONI BIBLICHE: DIO UCCIDE?

Io conosco il Dio vivente che sulla croce ha manifestato in maniera perfettamente equilibrata sia l' Amore sia la Giustizia.
Dio e' Amore ed e' anche Giusto, non Giustiziere!
In Genesi, l' Eterno avverte i nostri progenitori, Eva e Adamo, che se avessero disubbidito sarebbero morti.
E' il peccato che ci fa morire; e' il camminare lontano da Dio che ci priva della vita.
Dio ci offre l' ossigeno per respirare, ma se noi rinunciamo al respiro possiamo morire.
L' uomo si mette in fuori gioco e subisce le conseguenze di questa azione scorretta.
Dio ordina di NON uccidere. Come può il Signore andare contro se stesso?
Non dobbiamo avere paura di un Dio giustiziere, ma dobbiamo temere il Dio amorevole e giusto, che permette alle conseguenze del peccato di fare il loro corso, inclusa la morte e la distruzione.
Dio non uccide; uccide il peccato che noi scegliamo di commettere nella nostra vita!

RIFLESSIONI BIBLICHE: SENZA OLIO IL MOTORE NON VA

Pietro, come anche gli altri discepoli, dopo tre anni e mezzo trascorsi assieme a Gesù non era ancora pronto per essere un servo completo, forte ed efficace. 
Fu necessaria la discesa dello Spirito Santo, nel giorno di Pentecoste, perché Pietro potesse cominciare a essere efficace nella sua testimonianza di fede.
Senza preghiera e senza lo Spirito Santo, non potremo servire Dio come Egli vuole.
Lo Spirito di Dio ci aiuta ad avere il giusto equilibrio tra il "come dobbiamo essere" e il "cosa dobbiamo fare", il giusto equilibrio tra l' amare e l' agire.

RIFLESSIONI BIBLICHE: DONI SPIRITUALI DISTRIBUITI IN BASE ALLE CAPACITA'

Il Signore, tramite lo Spirito Santo, elargisce i doni spirituali a ciascuno secondo le sue capacità(Matteo 25:15).
E' interessante il fatto che Gesù disse ad un pescatore che sarebbe stato un pescatore di uomini.
E' altrettanto interessante che il Signore si sia servito degli Ebrei, popolo di nomadi, abituati a spostarsi da un luogo all' altro, perché diffondessero in giro per il mondo la Verità Rivelata.
Il senso di queste note e' che Gesù tiene conto di ciò che sappiamo fare, tiene conto della nostra natura. Per questo motivo, e' importante conoscere le capacità di ogni singolo membro di chiesa, per capire quali doni potrebbe avere, dato che questi doni vengono, come dice la Bibbia, elargiti in base alle abilità di ciascuno.
Il singolo credente dovrebbe essere disponibile a fornire informazioni su di sè, in modo che si possano conoscere le sue capacità. Lo strumento dell' intervista, con domande opportune, é utile per scoprire quali doni spirituali potrebbe l' intervistato avere ricevuto.
Il colloquio in vista del collocamento del membro di chiesa nell' Opera del Signore serve sia all' intervistato sia all' intervistatore per avere maggiore consapevolezza circa la probabile distribuzione dei doni all' interno della chiesa. 
Sì, possiamo fare, in un primo momento, affidamento sulle impressioni, sulle supposizioni circa i presunti doni spirituali del singolo membro di chiesa, ma tale approccio, secondo me, si macchia di una certa approssimazione. Per essere meno approssimativi circa il riconoscere un dono piuttosto che un altro, occorre sfruttare il potere di domande opportune, capaci di costruire maggiore consapevolezza intorno ai doni ricevuti. Quale altro mezzo, oltre alle interviste, può essere utile, come primo passo verso la scoperta dei doni?

RIFLESSIONI BIBLICHE: FORMA O SOSTANZA?

Spesso si dice che e' piu' importante la sostanza della forma. In parte può essere vero ed e' anche vero che il più delle volte la sostanza, per essere fruibile, ha bisogno di una forma adeguata. Provate a bere un quarto di litro di acqua non da un bicchiere ma direttamente da un grosso bidone pieno. Intuite subito che la forma del contenitore dell' acqua ha la sua importanza. Per trasmettere un messaggio ad un cinese che non conosce altre lingue devo usare il cinese. Dunque la forma ha la sua importanza. Gesu', quando rimprovera i farisei definendoli sepolcri imbiancati, non li rimprovera per il bello esteriore, ma li ammonisce per il brutto interiore.

RIFLESSIONI BIBLICHE: STA SCRITTO ANCHE...

Sta scritto anche...

"Tutta la Scrittura e' divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere..."(2 Tim. 3:16)
Il nostro Assioma, la Verità Rivelata, e' l' intera Scrittura!
La Bibbia deve essere pensata come un blocco unico, non come un insieme di parti, alcune piu' importanti e altre meno importanti.
Satana, quando tento' Gesù nel deserto, utilizzo' porzioni della Scrittura e Gesù si difese dicendo:"Sta scritto anche..". Questo non per mostrare che ci sono porzioni della Bibbia piu' autorevoli e altre meno autorevoli, ma per ribadire il principio che la Bibbia deve essere vista nella sua interezza e utilizzata chiedendo la guida insostituibile dello Spirito Santo, che  nel momento particolare e nella situazione specifica ci indica quale soluzione adottare, quale via seguire. Gesu' poteva contare sull' aiuto dello Spirito Santo, mentre Satana ne era sprovvisto.

Non c'è una gerarchia tra le varie parti della Bibbia(qualcuno parla di canone all'interno del canone); c'è la Bibbia come un tutt' uno, perché tutta la Bibbia e' utile a insegnare!

Anche quelle porzioni che sembrano "superate", non piu' attuali, hanno un insegnamento per  noi oggi.

Possiamo immaginare una Bibbia che nel corso del tempo diventa sempre piu' povera di brani  adatti al momento storico-culturale in cui vengono letti?

Dico si' alla creatività nel processo esegetico, interpretativo, a patto che ci si muova all' interno di un preciso perimetro. 
Il messaggio biblico va visto nella sua interezza!
I nostri progenitori erano liberi di prendere e mangiare i frutti da tutti gli alberi tranne quelli dell' albero della conoscenza del bene e del male. L' unico nostro vincolo e' quello di attenerci all' unico Assioma, all' unica Regola, all' unico Canone, visto nella sua totalità, in virtù di quel principio datoci da Gesù: sta scritto anche...

RIFLESSIONI BIBLICHE: ANCORA SULLE TRE "V"

Sempre piu' spesso si sente parlare di indirizzi di siti web: www.nomesito..., www.nomesite... etc. Io direi che l' indirizzo del sito della salvezza e' il seguente: vvv.gesu.god. Le tre "V" stanno, ancora una volta, per Via, Verità e Vita. Nessuno viene al Padre, se non per mezzo di me, dice Gesù.

RIFLESSIONI BIBLICHE: LE TRE "V"

 LE TRE "V"

Gesu' afferma: "Io sono la Via, la Verità e la Vita". Ecco le tre "V"!